mercoledì 28 marzo 2012
lunedì 26 marzo 2012
Film leggendario: il mago di OZ; The Wizard of Oz; 100% american life
Chi conosce il mago di Oz? nel nostro paese è praticamente sconosciuto, ma negli Stati Uniti è un pilastro culturale assoluto. Ogni americano ha visto Il mago di OZ decine di volte e lo conosce alla perfezione e ogni bravo bambino lo guarda almeno una volta all'anno, specialmente a Natale, sognando il viaggio con Dorothy e i suoi strani amici verso il palazzo del mago. Un po' difficile per noi apprezzare i tanti numeri musicali in inglese, essendo impossibile doppiare la Garland quando canta.
Nato nel magico 1939, che significò il culmine della produzione MGM, fu un film colossale, impegnativo e circondato di leggende e problemi produttivi.
Il film fu inizialmente pensato per la ricciolidoro Shirley Temple ( che non risultò disponibile); poi si optò per Judy Garland, , anche lei una delle stelle bambina più amate del tempo, ma già un po' su d' età per la parte. Addirittura si costrinse la Garland a portare una ridicola parrucca bionda per farla rassomigliare alla Temple (poi si decise per le famose treccine) e delle fasce contenitive per nascondere le forme ormai da adolescente.........
La Garland risultò la scelta più azzeccata, la sua voce matura e bellissima dà corpo a canzoni indimenticabili e regala brividi; inoltre la sua aria sognante e dolcemente meravigliata rendono magnetico il personaggio di Dorothy. Il resto del cast è comunque all'altezza, grandi talenti specialmente l'attore che interpreta lo spaventapasseri snodato.
Il film è citato veramente spessissimo nel mondo americano, è facile trovarne riferimenti in film, canzoni, libri e nel linguaggio di tutti i giorni ( tipo:" Toto, ho l'impressione che non siamo più nel Kansas" oppure: "Nessun posto è come casa" ), riferimenti che sfuggono a noi che poco conosciamo il film; in particolare sono citati ( e adorati):
Over the rainbor,
il cane Toto;
Il Kansas e il tornado;
La cattiva strega dell'Ovest/La cattiva strega dell'Est; La buona fata del Nord;
la strada di mattoni dorati;
le magiche scarpette rosse e l'abitino; in generale il look di Dorothy, copiatissimo dalle drag queen.
Nato nel magico 1939, che significò il culmine della produzione MGM, fu un film colossale, impegnativo e circondato di leggende e problemi produttivi.
Il film fu inizialmente pensato per la ricciolidoro Shirley Temple ( che non risultò disponibile); poi si optò per Judy Garland, , anche lei una delle stelle bambina più amate del tempo, ma già un po' su d' età per la parte. Addirittura si costrinse la Garland a portare una ridicola parrucca bionda per farla rassomigliare alla Temple (poi si decise per le famose treccine) e delle fasce contenitive per nascondere le forme ormai da adolescente.........
La Garland risultò la scelta più azzeccata, la sua voce matura e bellissima dà corpo a canzoni indimenticabili e regala brividi; inoltre la sua aria sognante e dolcemente meravigliata rendono magnetico il personaggio di Dorothy. Il resto del cast è comunque all'altezza, grandi talenti specialmente l'attore che interpreta lo spaventapasseri snodato.
Il film è citato veramente spessissimo nel mondo americano, è facile trovarne riferimenti in film, canzoni, libri e nel linguaggio di tutti i giorni ( tipo:" Toto, ho l'impressione che non siamo più nel Kansas" oppure: "Nessun posto è come casa" ), riferimenti che sfuggono a noi che poco conosciamo il film; in particolare sono citati ( e adorati):
Over the rainbor,
il cane Toto;
Il Kansas e il tornado;
La cattiva strega dell'Ovest/La cattiva strega dell'Est; La buona fata del Nord;
la strada di mattoni dorati;
le magiche scarpette rosse e l'abitino; in generale il look di Dorothy, copiatissimo dalle drag queen.
follow the yellow brick road !!!!!!!
Regina delle tribolazioni 2: Judy Garland
I film della Garland non nascevano per essere dei veri e propri capolavori, forse solo “ È nata una stella “ , ma lo diventavano.
Guardando le sue foto, ci si chiede come sia possibile che una ragazza così minuta possa aver portato il peso di tanta celebrità, devozione e adorazione da parte di milioni di persone.
Metro Goldwyn Mayer realizzava i film della Garland non per farli entrare nella storia del cinema, ma per divertire il pubblico, che prontamente rispondeva: furono tutti dei successi.
Film allegri, cantati e ballati, un mondo popolato di gente bonaria, per bene, dove la Garland alla fine del film coronava sempre il sogno di successo come artista e trovava il suo amore. L' Ottimismo di un'America convinta che con il talento, la buona volontà e buoni sentimenti si arriva in cima.
Film realizzati da professionisti di altissimo livello ( tanto per citarne alcuni: registi leggendari come Vincente Minnelli e George Cukor, colleghi come Gene Kelly e Fred Astaire) che infondevano tutto il loro favoloso talento insieme alla Garland stessa.
Un talento e una personalità, dolcissima, sincera, un talento portato con semplicità e umorismo. Mai melodrammatica, Garland sapeva interpretare le sue canzoni con infinite sfumature con una voce che non ha eguali, probabilmente la più grande cantante bianca mai apparsa sulla scena.
La sua influenza va però al di là della donna di spettacolo, diventando, dalla fine degli anni trenta fino agli anni cinquanta, l'incarnazione stessa del sogno americano e metafora del suo totale fallimento.
Principessa della favoletta sempre a lieto fine, Garland si è trovata ad affrontare tutto l'orrore dello star -system e ne pagò le conseguenze. Gli studios sfruttavano ampiamente le loro star per film, presentazioni, pubblicità, foto, costringendole a ritmi di lavoro massacranti. Controllavano le loro vite, la loro carriera, decidendo sui loro matrimoni come sui loro film.
Le Star bambine, come la Garland, che lavorava in produzioni piuttosto complicate, che richiedevano molto tempo per provare balletti, recitazioni e canzoni, erano spinte a prendere stimolanti e altre droghe per restare efficienti.
La carriera della Garland inizia nel 1934 all'età di 14 anni e sostanzialmente termina 1950, quando viene licenziata perchè non si presenta alle prove, abbandona i film, è sempre malata.
All'apice della sua carriera a 28 anni, si ritrova sola e senza lavoro, dovendo badare anche alla prima figlia, la piccola Liza ( Minelli).
Inizia una seconda carriera altrettanto formidabile di memorabili concerti, dischi, apparizioni in televisione e qualche altro film qua e là.
Incapace di liberarsi delle dipendenze, molti matrimoni sbagliati, grandi sbornie, problemi finanziari, la sua salute vacilla sempre più. Ma il suo talento non ne risente, la sua voce è sempre magnifica e il pubblico accorre; ma lei non ce la fa più a stare in piedi in palcoscenico.
Nel 1969 si sposa per la quinta volta, era il suo ultimo anno di vita: molto malata, sembrava vecchissima, uno strano uccellino, aveva solo 47 anni.
Magnetica.
Magnetica.
l'attore 4; il divo
La star è generalmente considerata di straordinaria bellezza ( almeno ai suoi tempi) e fascino, spesso per gli attori americani si aggiunge anche uno o più straordinari talenti: nel canto e recitazione ( Judy Garland), ironia e stile ( Cary Grant), ballo e canto ( Gene Kelly).
Alcune volte i l film sono solo dei veicoli per mostrare la loro bellezza e vederli camminare su e giù, si tratta di film non particolarmente importanti per la storia del cinema, però possono essere importanti per quanto riguarda magari il cambiamento del costume della società ( Brigitte Bardot e la liberazione sessuale).
I Divi possono essere di forte sensualita ( Rodolfo Valentino, Angelina Jolie) oppure apparire ingenui e un po' asessuati ( Audrey Hepburn), oppure addirittura si tratta di divi bambini come Shirley Temple.
Però al pubblico non basta vedere il suo beniamino al cinema, allora nascono giornali, riviste, trasmissioni che parlano della vita dei divi; se la notizia non c'è tante volte la si inventa; pochi sono i divi che riescono a difendere la loro vita privata.
lunedì 12 marzo 2012
Cenerentola: Il diavolo veste Prada
Niente di nuovo in questo aggiornamento in salsa fashion di Cenerentola: ragazza intelligente, ma scialba finisce in un mondo di flippati e si trasforma in sexy girl.
Sempre gli stessi ingredienti, matrigna, sorellastre, fata madrina ( uno stilista gay), vestiti e trasformazione. Solo che la matrigna ruba la scena e anche il film alla ragazza...........logico è Meryl Streep. Comunque.....
il bel libro di Lauren Weisberger viene stravolto al servizio di super Meryl , capovolgendo la morale: il fashion ladies world non è totalmente assurdo con a capo una direttrice carogna senza redenzione, ma un luogo di brave "persone". Risultato piatto, sorry.
Sempre gli stessi ingredienti, matrigna, sorellastre, fata madrina ( uno stilista gay), vestiti e trasformazione. Solo che la matrigna ruba la scena e anche il film alla ragazza...........logico è Meryl Streep. Comunque.....
il bel libro di Lauren Weisberger viene stravolto al servizio di super Meryl , capovolgendo la morale: il fashion ladies world non è totalmente assurdo con a capo una direttrice carogna senza redenzione, ma un luogo di brave "persone". Risultato piatto, sorry.
l'attore 3: una star
Non tutti gli attori diventano dei Divi, cioè delle grandi Star
(nemmeno tutte le star sono dei grandi attori o attrici).
Le star hanno delle capacità magnetiche, cioè un forte carisma, un fascino che attira al cinema il pubblico, oppure spinge a vedere e rivedere i loro film, a collezionare foto, autografi, oggetti.
Alcuni cercano di imitare il loro modo di vestire, pettinarsi, muoversi;
sono amati, adorati, idolatrati, sono oggetti del desiderio, sono sognati, ammirati.
Diventano a volte dei miti, cioè modelli di riferimento( degli archetipi) per comportamenti del pubblico o per futuri attori ( si parla per esempio di nuova Marilyn per qualche bionda svampita e di nuovo Jimmy Dean, per il ragazzo ribelle col giubbotto e la faccia truce).
Altre volte possono suscitano ammirarazione, ma anche antipatia ( Bette Davis), oppure invidia per la loro vita apparentemente scintillante.
A volte passano di moda e vengono dimenticati ( Ramon Novarro), altre volte rimangono nell'immaginario e sono continuamente riproposti ( Greta Garbo).
Possono essere delle meteore, fare poche cose ( Jimmy Dean) oppure avere una carriera lunghissima ( S. Connery).
Cenerentola: la rivincita delle bionde
Curiosa versione del mito di Cenerentola in forma inversa e aggiornata: all'Università di legge di Harvard, reginetta dello shopping cade in disgrazia in mondo di intelligentoni-sorellastre e pure un professore-matrigna e maneggione; dovrà sudare per farsi prendere sul serio e riconquistare il suo principe. Topini nella figura di amiche e manicure, causa penale in aula del tribunale al posto del gran ballo.
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