mercoledì 27 aprile 2011
Scene Celebri: Il fascino discreto della borghesia di Bunuel
Rivoluzioni, guerre, crisi economiche, disastri ecologici, disoccupazione, miserie, atomiche;
la borghesia con un sorriso ineffabile, elegante, disinvolta, serena inesorabilmente marcia, lei sì, verso il sol dell'avvenire.
"Ciao cara, stasera bombardiamo la Libia, che cosa mi metto?"
Capire il cinema 14: uscita e vita del Film
A questo punto il film è pronto per uscire nelle sale, sempre se ci sarà la distribuzione.
Non sempre un film viene fatto uscire nelle sale, può sembrare strano, dopo tanta fatica e soldi, eppure bisogna anche trovare qualcuno ( chiamati distributori ) che lo compri e spenda ancora per per promuoverlo e farlo circolare;
oppure il film non si presenta all'altezza delle aspettative: è brutto oppure noioso, dichiarato poco commerciale (come l'ultimo film di Dario Argento " Giallo", che pur avendo nomi di richiamo, come lo stesso Argento, non è uscito in sala perchè è una vera schifezza).
Magari il film deve aspettare un momento propizio o non deve fare concorrenza a qualche blockbaster già in uscita .
Molti film rimangono film fantasma, cioè non passano che a dei festival o vengono visti solo dagli addetti ai lavori, ma non raggiungono il grande pubblico.
questo è il destino di molti film italiani finanziati dallo stato che sono delle tremende schifezze che nessuno vorrebbe vedere, purtroppo anche film di pregio non hanno una distribuzione perchè giudicati poco redditizzi.
E poi il fim fa la sua vita......diventa qualche cosa di autonomo, va per la sua strada, se il pubblico decreta il successo immediato oppure dopo tempo, viene riscoperto, dimenticato e risuscitato, giudicato, criticato, amato, odiato, visto e rivisto, invecchia o resta sempre fresco e interessante.
Sempre un sogno però rimane, un sogno di un sogno.
E poi il fim fa la sua vita......diventa qualche cosa di autonomo, va per la sua strada, se il pubblico decreta il successo immediato oppure dopo tempo, viene riscoperto, dimenticato e risuscitato, giudicato, criticato, amato, odiato, visto e rivisto, invecchia o resta sempre fresco e interessante.
Sempre un sogno però rimane, un sogno di un sogno.
sabato 16 aprile 2011
Scene Celebri: LA MASCHERA DEL DEMONIO di Mario Bava
Attenzione il video contiene immagini che possono spaventare in quanto terrorizzanti.
Astenersi se facilmente impressionabili.
Un gioiello del nostro cinema che riesce ancora a spaventare, ma lascia ammirati per la maestria di molte scene, variamente citate qua e là da altri registi; un film persino studiato da Federico Fellini:
da vedere la scena della carrozza demoniaca in corsa e le resurrezioni della strega Barbara Steele, regina dell' horror del tempo, così strana nella sua bellezza inquietante.
Magnifico nel suo bianco e nero. Grande successo anche all'estero e negli Stati Uniti.
Non per tutti.
Capire il cinema 13: finito di Girare: la Post Produzione
La post produzione consiste nel assemblare il materiale dotandolo di un sonoro adeguato ( musica, rumori, doppiaggio)
Si ripulisce il materiale, migliorandolo anche visivamente, cancellando difetti o particolari stonati, si possono aggiungere degli effetti speciali digitali.
Infine si realizza il negativo campione che servirà alla realizzazione delle copie negli stabilimenti per la stampa .
Infine il film viene visionato da produttori e ( in America soprattutto) anche da un gruppo campione per valutare il gradimento del pubblico;
si effettuano poi degli aggiustamenti o dei tagli oppure si può decidere addirittura di rigirare delle scene ( si richiamano gli attori e i tecnici).
Il risultato a questo punto può essere molto diverso da quello voluto dal regista, i produttori possono imporre tali tagli e modifiche da stravolgere il lavoro del regista;
in alcuni casi il regista può ripudiare il film e non considerarlo una sua opera ( "l'orgoglio degli Amberson" per Orson Welles).
Spesso però questo lavoro di correzione può risultare utile per il successo commerciale del film ( "nuovo cinema paradiso" di Tornatore, " l'orribile verità " di McCarey),
magari si fa anche circolare una doppia copia del film con la director cut, cioè la versione originariamente pensata dal regista, senza i tagli della produzione ( non è sempre detto che sia migliore di quella uscita in sala).
magari si fa anche circolare una doppia copia del film con la director cut, cioè la versione originariamente pensata dal regista, senza i tagli della produzione ( non è sempre detto che sia migliore di quella uscita in sala).
sabato 2 aprile 2011
Natalie Wood: ovvero come diventare leggendarie
Per un attore o un'attrice basta un solo buon film per entrare in orbita, ma Natalie Wood ne azzecca due nel 1961: West Side Story e Splendore nell'erba.
Ma già era leggendaria nel 1956 azzeccandone altri due ottimi, con il ruolo dell'indiana bianca, oggetto dell'affannosa ricerca di John Wayne e soprattutto per il ruolo di Judy in Gioventù bruciata.
Quattro film ancora emozionanti, che sono spesso riproiettati in sala nel corso degli anni, tra rassegne e cineclub, non solo per nostalgia;
Gioventù bruciata ormai fa scuola, tutti i giovani attori voglio assomigliare a James Dean o la Wood in quel film, per quel misto di innocenza, vulnerabilità, rabbia, fantastico taglio di capelli e sguardi storti.
West side story la vede come nome di richiamo sul cartellone, però di certo è la splendida colonna sonora e le coreografie a fare da protagonista. Ma lei fa la sua bella figura, anche se non canta con la sua voce.
Splendore nell'erba riesce sempre a commuovere; la Wood sembra così piccola piccola, così romantica vicino a un esordiente e prorompente Warren Beatty, ma lei riesce a non farsi rubare il film.
Una carriera lunga, cominciata da bambina, che va rallentando negli anni settanta, tra film psicologici, sociologici, commedie e persino film maledetti ( tipo Lo strano mondo di Daisy Clover,)
Muore misteriosamente a 43 anni nel 1981, annegando al largo dell'Isola di Santa Catalina mentre si trovava sul suo yacht insieme al marito Robert Wagner e all'attore Christopher Walken.
Le illazioni e le supposizioni dei cacciatori di gossip si sprecano.
Bye Natalie
da vedere quindi:
-Gioventù bruciata: Tra corse in macchina e fughe, una ragazza in lotta per il suo amore contro una realtà opprimente in un'area residenziale sub urbana.
-West Side Story Tra balli e canti, una ragazza in lotta per il suo amore contro una realtà opprimente in un'area degradata di Manhattan.
-West Side Story Tra balli e canti, una ragazza in lotta per il suo amore contro una realtà opprimente in un'area degradata di Manhattan.
-Splendore nell'erba. Tra tormentosi desideri repressi, una ragazza in lotta per il suo amore contro una realtà opprimente in un'area rurale.
Un grande grande amore, distrutto dalle convenzioni sociali.
venerdì 1 aprile 2011
Regine delle tribolazioni 1: LIZ: che cosa volete di più da una diva?
In effetti è difficile immaginare una rivale di Taylor; non che non fosse odiata dalle attrici dell'epoca che si vedevano soffiare da lei le parti migliori, le nominations, gli oscar, le copertine e pure i mariti.
Non era la più la brava e neppure la più simpatica, non è mai stata l'attrice preferita degli addetti ai lavori del cinema o dei cinefili; probabilmente neanche la più bella tra le belle.
Eppure nessuna la batte in quanto a divismo, popolarità, eccessi.
Invidiata, imitata da moltissime donne (e qualche uomo), nella speranza remota di poter vivere la vita impossibile che Lei aveva condotto così tanti anni. Ma come avrà fatto?
Troppi mariti, troppi matrimoni, troppo capricciosa, troppe droghe e alcool, diamanti da mille e una notte, forme abbondanti, troppo scollata, acconciature impossibili.
Sempre presente tra noi, anche se lontana dal cinema con le sue amicizie con Michael Jackson, i sui profumi, le sue malattie, le operazioni, i figli e le adozioni, le numerose opere di beneficienza.
I suoi vecchi film passavano tranquillamente nei pomeriggi di rete quattro. Insomma era sempre lì.
I suoi vecchi film passavano tranquillamente nei pomeriggi di rete quattro. Insomma era sempre lì.
Ci ha mostrato come essere indomabili;
che si può sconfiggere il cancro al cervello, il cancro alla pelle, la meningite, la polmonite con tracheotomia, la schiena spezzata, che si può superare il divorzio/i, la perdita dei cari e degli amici,
che si può dimagrire un sacco, che si può liberarsi di droga e alcool e dipendenze varie, che si può trovare l'amore a tutte le età, sopportare un lavoro impossibile e divertirsi,
che si può sconfiggere il tempo che va e la vecchiaia e reinventarsi;
riuscendo sempre ad essere fabolous!!!
Tutto in una sola piccola donna, è troppo.
Adesso ci guardiamo intorno e ci diciamo " e adesso? ma come non c'è più?"
Siamo tutti orfani di Liz.
Dei suoi tanti film da vedere:
La gatta sul tetto che scotta: una moglie in lotta per il suo matrimonio, con marito in crisi d'orientamento sessuale;
Improvvisamente l'estate scorsa : una donna in lotta per non finire lobotomizzata per la sua relazione con uomo in crisi d'orientamento sessuale;
Riflessi in un occhio d'oro: una donna che se ne infischia del marito in crisi d'orientamento sessuale.
Con , in ordine: Paul Newman, Montgomery Clift, Marlon Brando.
Amen
Con , in ordine: Paul Newman, Montgomery Clift, Marlon Brando.
Amen
Regine di cuori, La partner ideale : LIZ contro NATALIE
Domandone impossibile:
Liz Taylor o Natalie Wood ?
Curioso come le due dive sembrano assomigliarsi in queste foto; niente di più lontano dal vero....non si può immaginare due forme di divismo e di donna tanto distanti l'una dall'altra.
Entrambe brune, piccole di statura, bellissime
regine del dramma e di cuori,
prima bambine prodigio e poi attrici magnetiche, ecco però le somiglianze si fermano qui.
Non credo ci sia mai stata neanche una rivalità tra le due, tipo Bette Davis con Joan Crawford,: i ruoli della Wood non erano quelli della Taylor, difficile immaginare Natalie a recitare Cleopatra O Liz nel ruolo dell' adolescente, fragile innamorata di Splendore nell'erba.
Le ragazze dell'epoca volevano assomigliare a Natalie o a Liz ( quando Liz non era ancora la super Liz degli anni a venire, ma ancora una ragazza al suo secondo o terzo matrimonio);
La Wood sempre dolcemente romantica e in lotta con una realtà convenzionale e incapace di capire le speranze di una gioventù inquieta;
un grande amore nella sua vita; una coppia bellissima con il marito Robert Wagner .
Inoltre la Wood era di San Francisco, con quel che ne consegue.
La Taylor più sensuale e romanzesca, regina o gran signora dominava il maschio e il suo destino. Era inglese, perciò più controllata, abituata a mandar lampi dai grandi magici occhi.
A voi la scelta.....
Per parte mia adoro la Wood :)))))
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